Archive for marzo, 2011

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La fiera del libro per ragazzi

Da lunedì 28 marzo è cominciata la fiera del libro per ragazzi di Bologna, una fiera molto importante e soprattutto di rilievo internazionale.

Quest’anno ci siamo anche noi con uno stand, come avrete saputo se ci seguite su Facebook o Twitter. La caratteristica di questa fiera è l’incontro tra addetti ai lavori. Infatti questa è l’occasione giusta per conoscere autori e altri editori, soprattutto stranieri. Al contrario delle normali fiere mercato, qui non ci sono libri in vendita ma solo da guardare con curiosità.
Noi, oltre ai libri che compongono il nostro catalogo, presentiamo in questa occasione la nostra nuova collana, Critical Kids, dedicata ai protagonisti del futuro.
Fin da subito siamo stati sommersi dalle domande di autori, librai, editori e molti insegnanti interessati al nostro lavoro e ai nostri libri.

In molti hanno gradito il primo libro della nuova collana. Altreparole il nuovo abbecedario per i bambini di oggi.

La fiera continua fino a giovedì e se volete venirci a trovare, siamo al padiglione 26 – stand B15, vi aspettiamo.

Se fate un salto in fiera dovete visitare assolutamente la mostra all’ingresso, bello l’allestimento e belli i disegni. Potete vedere nella foto questa simpatica idea degli sportellini, dietro ognuno dei quali è possibile guardare un’illustrazione.

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Fa’ la cosa giusta!

Da oggi BeccoGiallo è presente con uno stand alla fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili “FA’ LA COSA GIUSTA!” a Milano dal 25 al 27 marzo. Si tratta di un’iniziativa fondata sulla trasparenza, sulla sostenibilità e sulla partecipazione, per sviluppare tematiche come sostenibilità e responsabilità. In queste giornate sono previste tantissime iniziative e sono veramente tante le associazioni e le aziende coinvolte che propongono qualcosa di concreto sul consumo e la sostenibilità. Si parte già dalla fiera stessa come evento sostenibile, anzi come possiamo leggere dal sito della fiera “non esistono eventi sostenibili, anche se va molto di moda parlarne, ma si può progettare e compiere scelte organizzative per rendere più sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale una manifestazione”.

La fiera è organizzata dall’associazione Terre di Mezzo, che ha individuato nel crescente interesse verso il mondo che si riconosce nella definizione di “Economia Solidale” l’occasione per creare un momento di confronto. Sono diverse le realtà economiche e sociali che hanno l’uomo e l’ambiente al centro della loro attenzione, coniugando sviluppo con equità, occupazione con solidarietà e risparmio con qualità. Sempre più realtà produttive, infatti, intraprendono un percorso di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale e, al contempo, cresce il numero di cittadini consapevoli dell’importanza e della forza che risiede nella loro capacità di partecipazione diretta e nelle loro scelte di acquisto.

Per questi motivi, Terre di Mezzo ha dato vita al “Progetto Fa’ la cosa giusta!” che si propone di diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione, dando vita a eventi in grado di comunicare i valori di riferimento dell’Economia Solidale e valorizzare le specificità e eccellenze del territorio, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale.

In questi tre giorni di fiera nel nostro stand potete trovare i nostri libri, che realizziamo su carta certificata FSC (Forest Stewardship Council), che identifica i prodotti che contengono legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

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Critical Kids: ripensiamo il futuro, fin da bambini

In occasione della Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna debutta in libreria una nuova collana di libri BeccoGiallo dedicata ai protagonisti del futuro. Si chiama “Critical Kids”, ed è un altro piccolo significativo tassello del nostro progetto editoriale. Insieme ai bambini, ai genitori e agli insegnanti, vorremmo pensare nuovi libri coraggiosi per offrire materiali originali e pungenti che possano fungere da stimolo per dibattere insieme, per crescere (o decrescere?) in modo un po’ più consapevole negli anni a venire.

I libri verranno realizzati con materiali amici dell’ambiente e su licenza Creative Commons per favorirne la diffusione. In questi anni, spesso gli insegnanti ci hanno invitati nelle scuole a presentare singoli libri BeccoGiallo assieme agli autori, a volte a parlare del nostro progetto editoriale.
Raccontare con un linguaggio più vicino ai ragazzi frammenti di storie italiane spesso complesse ci ha permesso di approcciare certi argomenti in modo un po’ più semplice, per poi poterli approfondire di nuovo in classe, con occhi diversi. E dialogare con i giovani lettori ci ha aiutato a comprendere meglio il nostro lavoro di editori. Ci è servito come stimolo prezioso per provare a ripensare quotidianamente il nostro futuro di editori e di persone, ed è per questo che abbiamo deciso di affidarci proprio a loro, ai bambini. E cominceremo dal principio. Come si faceva una volta, cominceremo con un alfabetiere, che abbiamo intitolato “Altreparole”: al posto della A di Ape ci sarà la A di Ambiente, al posto della B di Banana ci sarà la B di Benvenuto. Perché per costruire insieme un futuro diverso abbiamo bisogno di nuove parole, che abbiamo cercato e condiviso con pazienza, costruendo laboratori con bambini, insegnanti, mamme e papà di nuova generazione con la supervisione pedagogica di Diego Di Masi, ricercatore in Scienze Pedagogiche all’Università di Padova. Parole che abbiamo poi affidato allo sguardo, ai pensieri e alle matite di Roberta Gorni.

Siamo curiosi di vedere quali saranno le risposte alla nostra nuova proposta editoriale da parte dei colleghi italiani e stranieri alla fiera di Bologna. E soprattutto, quale sarà la risposta dei lettori: oltre a nuove parole, abbiamo bisogno di messaggeri coraggiosi.

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Etenesh, l’odissea di una migrante

La storia di Etenesh si potrebbe raccontarla nelle scuole. Ogni mattina, prima di cominciare a imparare cose nuove, come una preghiera di vita. Paolo Castaldi, giovane autore di questo libro, lo abbiamo conosciuto di recente a una fiera: lui ci ha presentato timidamente qualche disegno, a noi sono sembrati subito eleganti e delicati. Poi, un giorno, dopo aver riflettuto insieme su alcuni altri soggetti, Paolo ci ha raccontato questa incredibile storia.
Con Paolo c’è sempre stato un confronto serrato per cercare di capire insieme come poter divulgare al meglio una vicenda così dolorosa, lunga quasi tre anni, senza retorica e pietismi di facciata.

A volte, come in questo caso, i rapporti con gli autori possono nascere per un incontro casuale, ma la rete e i festival sono forse i luoghi più sensibili per l’attività di scouting e di conoscenza reciproca.

Il volume ha due interventi per noi preziosi: uno è di Moni Ovadia, diretto e coraggioso, intitolato “Clandestinità a fumetti”, l’altro è di Dagmawi Yimer, ragazzo etiope, anch’egli migrante come Etenesh, uno dei registi del film documentario “Come un uomo sulla terra”. Con Dagmawi, guida utilissima per la ricostruzione delle atmosfere del racconto che ha aiutato l’autore a incontrare la protagonista del libro per una lunga intervista, Paolo ha costruito nel tempo un rapporto di amicizia autentica.

È forse uno degli aspetti più belli del nostro lavoro: la possibilità di costruire nuove reti di conoscenza, di vera condivisione e di collaborazione. Come nel caso di presentazioni e mostre, che sono sempre un’occasione per l’autore e l’editore di far conoscere il loro lavoro, ma soprattutto uno strumento per provare a cambiare “dal vivo”, mettendoci la faccia, le cose che ci stanno attorno. Questo, almeno, è il modo in cui concepiamo il nostro mestiere di editori, che oggi vogliamo dedicare a tutti i migranti che a differenza di Etenesh, a Lampedusa, non sono mai sbarcati.

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BeccoGiallo nelle pagine del nuovo mensile di Emergency

Alcune pagine del nostro libro su Anna Politkovskaja nel primo numero di "E" in edicola il 6 aprile prossimo

 

Abbiamo incontrato Angelo Miotto e Federico Minnini, Caporedattore e Direttore Artistico di “E“, la nuova rivista di Emergency diretta da Gianni Mura e Gino Strada, a Padova (di solito tocca andare a Milano), in una tarda e ghiacciata mattina d’inverno, perfetta da sciogliere a colpi di calice sotto al Salone.

Ci ha colpiti il loro entusiasmo, sincero e composto. Forse si chiama semplicemente umiltà, quella di chi sa ciò che ha fatto (un sacco di cose, davvero) ma insieme intravede pericoli e limiti che ogni progetto ambizioso porta con sé.

E sono bastate un paio di ore, la sensazione precisa di parlare la medesima lingua, quella di chi considera l’impostazione etica del suo lavorare come parte fondante di ogni progetto, qualunque esso sia, di chi pensa che per chiedere più etica e responsabilità a chi ci governa sia necessario prima dare l’esempio, a partire dal proprio lavoro.

Poi, una semplice e salda stretta di mano: accettiamo volentieri, proveremo ad aiutare il progetto “E”.

“Due aggettivi, bello e utile”. Così Gianni Mura dipinge il giornale che verrà. E noi cercheremo, insieme ai nostri autori, di scovare nuove storie coraggiose abbandonate in questa Italia maltrattata. Storie necessarie, che vale la pena di conoscere, che per bieca convenienza di pochi non vengono più raccontate.
“In questo Paese succedono cose drammatiche e disgustose, si è abbandonata la cultura della civiltà. Mi è sembrato doveroso fare qualcosa,” dice Gino Strada. Cercheremo di fare del nostro meglio, come abbiamo cercato di fare con i nostri libri sinora: ci sono davvero troppi italiani che sono stanchi di farsela raccontare, e noi siamo tra questi.

Intanto, potete visitare il sito dedicato al mensile “E”: www.e-ilmensile.it

Oppure, leggere l’intervista fatta da “la Repubblica” a Gino Strada e Gianni Mura su questa nuova iniziativa editoriale: Storie, viaggi, lavoro il nostro sguardo sul mondo.

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Ecco il blog di BeccoGiallo!

BeccoGiallo, nei suoi primi cinque anni di vita, non è stata particolarmente attiva sul web. Più che una scelta, è stata una conseguenza della mancanza di tempo e di energie da mettere in campo. Stare sul web tanto per starci forse non sarebbe servito poi a molto. Per noi stare sul web significa prima di tutto provare a condividere esperienze e mettersi in gioco in prima persona. Non potevamo permetterci di costruire una presenza sulla rete che poi non avremmo potuto seguire con attenzione.

I social network o le comunità online rappresentano un’opportunità.
Opportunità di conoscere, prima di tutto, e occasione preziosa per mettere in circolo nuove idee e progetti, verificare proposte e strategie editoriali condivise.
Da oggi vogliamo provare a frequentarli un po’ di più, ma – se possibile! – senza subirne troppo modalità e tempi. L’idea è di interagire con il nostro pubblico di lettori e non solo, scambiare opinioni sul nostro lavoro, chiedere di fatto un contributo prezioso per capire dove rivolgere lo sguardo in futuro.

Si parla di editoria digitale, ebook, applicativi per Ipad e Iphone. Non possiamo fare a meno di osservare con attenzione ciò che accade, soprattutto nei dibattiti in rete. Crediamo che l’editoria digitale sia prima di tutto un nuovo modo per divulgare contenuti: di nuovo, dunque, un’opportunità per tutti (purché i contenuti ci siano, e siano buoni).

Frequentare di più il web, insomma, vuole essere un modo per osservare più da vicino tutto ciò che accade intorno a noi.