Archive for ottobre, 2011

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Appunti pre-partenza (Lucca 2011)

Domani si parte per Lucca Comics and Games 2011. L’importanza dell’appuntamento è tale che non vi annoieremo parlandone. Gli incontri con i nostri autori li avete già visti nel nostro sito, così come sapete che quest’anno al nostro stand oltre ad Emergency ed Amnesty troverete Il mondo che vorrei, l’associazione dei parenti delle vittime della Strage di Viareggio, una delle novità in anteprima insieme al tascabile ma vigoroso pezzo di satira illustrata Il piccolo, Piccolo Principe e alla nuova edizione del classico Il delitto Pasolini.

Che altro dire allora, se non che vi aspettiamo? Venite a metterci il Becco. Proprio come avete fatto a Torino, e come speriamo facciate sempre, anche quando non ci sono di mezzo fiere e libri a fumetti.

E se siete amanti di foursquare e geolocalizzazione… Parliamo di Frammenti d’Italia, di check-in e omaggi, di liste…

Insomma, vediamoci e parliamo. Anche su Twitter, se non potrete esserci fisicamente!

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Laboratorio di sceneggiatura del fumetto con Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli e BeccoGiallo

Nuova collaborazione per BeccoGiallo, questa volta con i corsi della Bottega Finzioni, che hanno la caratteristica di fare in modo che gli allievi mettano alla prova il loro talento lavorando “gomito a gomito” con professionisti della scrittura su materiale “vivo”, che aspetta di essere raccontato, progetti in produzione o in fase di sviluppo, lavori commissionati dall’esterno o nati all’interno della Bottega.

La narrazione a fumetti di fatti di cronaca, del presente o del passato, di biografie di personaggi e di racconti di accadimenti storici è una forma di espressione sempre più diffusa, tanto da assumere il nome specifico di graphic journalism o, più in generale, di “fumetto di realtà”. Gli iscritti si cimenteranno in una produzione di questo tipo, passando per tutte le fasi necessarie, dalla documentazione al racconto. Il risultato sarà vagliato da noi per arricchirlo di interessanti intersezioni tra una precisa documentazione, una cronaca fedele e l’invenzione narrativa. L’obiettivo sarà quello di arrivare ad una possibile pubblicazione edita proprio da BeccoGiallo.

Il laboratorio di narrazione fondato a Bologna da Carlo Lucarelli insieme agli scrittori e sceneggiatori Giampiero Rigosi e Michele Cogo, sotto il coordinamento di Beatrice Renzi, nel 2012 diventerà ancora più grande. Alle aree di Fiction, Non-fiction e Letteratura si aggiungeranno infatti quelle specializzate nella sceneggiatura di Videogame e di Fumetti.
Le iscrizioni alle selezioni vanno effettuate entro il 19 novembre, ma potranno partecipare solo i primi 200 iscritti. I lavori cominceranno il 16 gennaio.

L’AREA FUMETTO
Una buona sceneggiatura in un fumetto garantisce la piena comprensione della storia, così come la miglior fusione con il disegno. Si tratti di un volume di una serie, di un romanzo a fumetti o di una biografia, la sceneggiatura permette di gestire la drammaturgia del racconto e la piacevolezza della lettura.
La nuova area Fumetto è curata da Emilio Varrà e Edo Chieregato, che per l’associazione Hamelin si occupano della Direzione Didattica. Il Direttore dei lavori è Giovanni Mattioli, autore di romanzi a fumetti con Davide Toffolo e Vanna Vinci, collaboratore delle maggiori case editrici di fumetti e per anni responsabile editoriale della collana Mondo Naif di Kappa Edizioni.
L’area Fumetto darà modo agli allievi di cimentarsi nella scrittura di tre progetti, oltre a quello che vede coinvolta la nostra casa editrice, ci saranno Più di un’avventura, grazie alla collaborazione di Tito Faraci, e Un incubo d’autore, che parte da un soggetto di Carlo Lucarelli per Dylan Dog, e si avvale della supervisione di un editor della Bonelli.

Accanto agli incontri con il Direttore dei lavori, si organizzeranno momenti di confronto con autori e professionisti del settore. Gli allievi potranno incontrare, tra gli altri, Roberto Recchioni, Paolo Bacilieri e Giovanni Gualdoni.

Sabato 22 ottobre alle 14 presso la Sala Cervi della Cineteca di Bologna in via Riva di Reno 72 alla presenza di Giovanni Mattioli, Ivan Venturi e Piero Di Domenico verranno presentate al pubblico proprio le nuove le aree di fumetto e videogames.
Per maggiori informazioni sulle selezioni, le date, le modalità, i costi e le borse di studio previste rimandiamo al sito della Bottega: www.bottegafinzioni.it

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Che Guevara: que viva el Booktrailer!

Il nuovo lavoro di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso (già autori di Peppino Impastato) arriverà nelle librerie e fumetterie italiane il 26 ottobre, ma è già tempo di booktrailer.

Que Viva el Che Guevara affronta la figura del “Guerrillero Heroico” in maniera non convenzionale, partendo da una foto, quella regalata dal fotografo Alberto Korda all’editore italiano Giangiacomo Feltrinelli. L’iconica immagine è tra le più conosciute e riprodotte al mondo, meno note sono invece le circostanze che portarono a questo storico scatto…
Buona visione:

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«Ho scritto un libro su Giovanni Falcone… »

Mi hanno prestato una bicicletta e mi hanno detto che dal nostro quartiere è facile arrivare alla Feltrinelli.« Dieci minuti ci vogliono», mi ha detto chi mi ospita in questa trasferta palermitana. «Non puoi sbagliare: via Cataldo Parisio, via Serradifalco, via Dante e arrivi al Politeama».
Mi sono perso al primo incrocio.
Ho cominciato a chiedere indicazioni ricevendo ogni volta consigli diversi, perché qua a quest’ora c’è traffico, di là corrono troppo per andare in bici. Alla fine sono sbucato per caso davanti al tribunale. L’ho riconosciuto subito: l’avevo visto nei documentari, nelle foto di Falcone. Era enorme e bianchissimo, il lastricato davanti all’ingresso era deserto. Con due pedalate mi sono spinto oltre un cancello aperto. Un carabiniere mi sbuca davanti e mi ferma.
«Dove vai?», dice a voce alta.
«Volevo vedere il tribunale», biascico.
«Che sei matto? Qua è peggio di Kabul», mi fa.
«Non si può visitare l’interno?», chiedo.
Lui mi guarda per capire che voglio di preciso, ma io resto in attesa senza spiegare niente. Mi indica di fare il giro del palazzo. Dall’altro lato c’è un accesso aperto al pubblico.

Ci trovo un gruppo di ragazzini che giocano a pallone. Il loro campo è delimitato da un muro che porta i nomi di Falcone, di Borsellino, di Francesca Morvillo e di molti altri morti di mafia.
Parcheggio la bici ed entro da questa porta secondaria. Il carabiniere affianco al metal detector si alza dalla sedia.
«Mi dica».
«Vorrei entrare».
«Che deve fare, scusi?»
«Vorrei solo curiosare, se è possibile».
Il carabiniere è perplesso. «Deve fare fotografie?»
«No».
«Deve fare video?»
«No».
Continua a non essere convinto. Restiamo un momento in silenzio. Io do uno sguardo a quel poco dell’interno del tribunale che riesco a intravedere.
«Ho scritto un libro su Giovanni Falcone, mi piacerebbe vedere questo luogo».
Il carabiniere allora mi guarda diversamente, senza scetticismo.
«La faccio parlare col collega», dice.
Evidentemente la richiesta è inusuale, ma ora che riesce a collocarla gli sembra legittima, giusta.

Col collega, dopo aver superato i metal detector, si è ripetuto lo stesso dialogo delle fotografie, fino a che non ho pronunciato la parola Giovanni Falcone. Il carabiniere è uscito dal gabbiotto e si è infilato il cappello, come a ricomporre la divisa, che solo per parlare di Falcone doveva essere in ordine.
«Venga», mi ha detto con solennità.
Il suo atteggiamento era di colpo diventato religioso. Il suo tono di voce, più basso, era quello che si usa nei cimiteri. Senza accorgersene, anche il modo in cui mi ha indicato la statua alla memoria era pervaso di sacralità: non mi indicava direttamente la statua, mi indicava la direzione in cui si trovava, senza neanche posarci lo sguardo.
«Grazie», gli ho detto sottovoce, cercando di non rompere la solennità del momento.
Ha fatto un cenno del capo ed è tornato verso il gabbiotto.

Anche l’interno del tribunale l’avevo visto nei documentari. Ho immaginato Giovanni e Paolo camminare per i corridoi per raccontarsi i segreti della loro amicizia e del loro lavoro. Ma devo dire che più della suggestione del luogo, che pure c’è stata, ciò che nel corso della giornata ha continuato a venirmi in mente, una volta uscito dal tribunale, è il rispetto sacrale dei due carabinieri nei confronti del nome di Giovanni Falcone.

 

Giacomo Bendotti, in visita a palermo per presentare il suo libro a fumetti “Giovanni Falcone“.

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Paolo Castaldi “autore rivelazione” al premio Boscarato 2011

Domenica 25 settembre 2011 Paolo Castaldi è stato premiato con Massimiliano Bergamo come autore rivelazione dell’anno al premio Boscarato di Treviso ComicBookFestival. Il riconoscimento è arrivato grazie a Nuvole Rapide (Edizioni Voilier) ed Etenesh, che hanno saputo richiamare l’attenzione del mondo del fumetto italiano su questo autore dallo stile unico. Paolo è già al lavoro sul prossimo libro BeccoGiallo , ma non possiamo ancora rivelarvi di cosa si tratta…

Per ora ci limitiamo a segnalarvi la piccola intervista che gli abbiamo fatto a caldo, in quel quel di Treviso, subito dopo aver ricevuto il riconoscimento:

Qui potete trovare i risultati completi del Premio Boscarato 2011.