Snapshots of a girl /8

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Cari amici di BeccoGiallo,
prima di tutto lasciate che vi ringrazi per il vostro supporto e per credere nell’importanza del mio lavoro. Lo apprezzo molto!

La mia amica su Hanadi mi ha appena scritto su Facebook: “dovresti parlare di più del tuo lavoro, arriva molto lontano”, e ho pensato di condividere con voi la mia risposta.

Grazie, cara Hanadi, per aver portato la mia voce fino ad Aleppo! Spero che tu e i tuoi cari stiate bene.

Per quanto riguarda il mio lavoro, mi sono sorpresa quando durante un viaggio a Beirut (dove i miei lavori erano esposti in una mostra) quei cari editori italiani mi hanno chiesto di pubblicare un libro sulla mia vita. La prima reazione è stata un secco NO, perché non potevo immaginare come la mia breve (sì, vivo ancora in quell’illusione) vita potesse essere interessante per altre persone, men che meno per il pubblico italiano.

Beh, non erano d’accordo. Quello che volevano era che parlassi dei miei coming out, di cosa voglia dire per una donna turca, nata e cresciuta in Germania, affrontare la sua sessualità. Le difficoltà di vivere una vita aperta e indipendente (a livello economico ed emozionale) da lesbica sono un qualcosa di prezioso da scoprire anche per l’Italia, paese in cui l’omosessualità è ancora largamente misurata in base ai valori cristiani. Ho capito allora che ci doveva essere una sorta di esperienza globale condivisa, indipendente dalle influenze delle varie nazionalità, economie e religioni.

Discutendone con amici della mia generazione la voglia di realizzare il libro si è poi concretizzata. Come persona la cui prima convinzione è il diritto ad essere completamente se stessi, senza che questo danneggi noi o gli altri, ho iniziato a voler condividere dei frammenti della mia vita. Snapshots, se preferite…

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