E due. Si è tenuto in settimana il secondo e ultimo (per ora) appuntamento dell’iniziativa intitolata “Non c’è Informazione senza Libertà, non c’è Libertà senza Informazione“, organizzata dall’Associazione Catarsi e ospitata come sempre presso Il Portico di Dolo (VE), che dal 1985 combatte quotidianamente contro disagio ed emarginazione sociale. Questa volta eravamo in compagnia degli attivisti del presidio di Libera di Piove di Sacco (PD), che hanno illustrato ai presenti la filofosia di pensiero di Libera e le attività svolte nel concreto dal giovane presidio intitolato a Rita Atria (incontri di sensibilizzazione nelle scuole del territorio, campagne per la promozione della legalità, raccolta di firme per iniziative di legge e davvero tanto altro ancora).

Noi abbiamo provato a fornire il nostro contributo raccontando motivazioni e genesi dei libri dedicati a Peppino Impastato, Mauro Rostagno e Giovanni Falcone. Gli interventi musicali erano questa volta affidati alla voce di Marco Valentini e agli strumenti (chitarra e contrabbasso) del duo Tologama. La cena, come sempre consumata in compagnia degli ospiti del Portico e agli operatori, era affidata alle mani esperte della signora Fiorella.

Una riflessione emersa dal dibattito: forse dovremmo cominciare a sentirci tutti “vittime di mafia”, e non continuare a chiamare così solo chi, per mano delle mafie, perde la vita. Un intervento dal pubblico, a chiudere la serata: “La Mafia è ignoranza. La Mafia è schiavitù. Viva la libertà!” (Parola di Giovanni, originario di Messina e storico amico del Portico).

Infine un invito: partecipare alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Domani 17 marzo, a Genova, facciamo sentire chiara la nostra voce.