YUGOLAND è da poco arrivato nelle librerie, mentre nel nostro store è disponibile al 25% di sconto per tutto il mese. Quale occasione migliore per sentire l’attivissimo Andrea Ragona e chiedergli delucidazioni?
> Andrea, chi sei e cosa fai quando scendi dalla tua Pony a emissioni zero?
Sono presidente di Legambiente Padova e in particolare mi occupo di mobilità. Poi, fra una pedalata e un’altra, cerco di giochicchiare a rugby.
> Cos’è una Pony, tra l’altro? Perché non te ne separi mai durante le presentazioni del libro?
Ho scoperto la Pony durante un campo di volontariato nel nord della Serbia: dovevamo riparare dei catorci recuperati dai garage per restiturli alla cittadinanza. Le bici che riparavamo erano appunto Pony, quella che in Jugoslavia era una specie di bici di stato. Grande come una graziella, ancora oggi se non possono vedere per tutti i paesi della ex Jugoslavia. Così ho pensato che la bici poteva diventare una metafora dei paesi balcanici. Il manubrio la Croazia, perchè Tito, la guida della Jugoslavia era croato. La Serbia è la struttura portante, cioè il telaio. La Slovenia il motore economico, ovvero i pedali. La Bosnia sono le ruote: il mix di aria, gomma e acciaio su cui si poggia la bici. La catena la Macedonia, perchè ogni piccola parte ha la sua importanza. La sella, che si sfila facilmente, senza clamore, il Montenegro. E infine il campanello. Il Kosovo è il campanello d’allarme che nel’89 si mise a suonare. Ma che nascosto dal rumore del muro che cadeva non è stato sentito.
> La genesi del libro è nota, ma com’è stata la fase di scrittura? Come è nata l’idea di fondere il testo a foto, illustrazioni e fumetti?
È stato un lungo lavoro di prove e riprove dettate da una volontà di fondo: quello di spiegare la Jugoslavia in maniera seria, ma non pesante, scanzonata ma non superficiale. Abbiamo così pensato che i fumetti e i disegni, avrebbero potuto aiutarci in questo. Altra aspetto importante è la musica: ad ogni capitolo è associata una canzone che vuole essere un’assonanza con quanto scritto nel capitolo.
> Come va l’avventura parallela del blog? Pensi che raccontarti e raccontare delle cose in un contesto del genere possa avere ripercussioni positive sul percorso del libro?
Aprire il blog è stata la diretta conseguenza dei diversi linguaggi che usiamo nel libro. Con inoltre il pregio di essere dinamico e quindi essere aperto a nuovi racconti, nuovi viaggi.
>Per chiudere… dove potremo incontrarti prossimamente?
Per ora abbiamo fissato le presentazioni di stasera alle 18 alla Lovat di Trieste, a Padova all’osteria L’Anfora alle 11 di sabato 9. Il 14 giugno alle 21 saremo a Vicenza alla libreria Do Rode mentre venerdì 22 a Banda Larga a Feltre. Ma siamo in trattativa per moltissime altre presentazioni: Torino, Milano, Udine, Venezia, Castelfranco, Perugia e tante altre ancora. Per ora stanno andando decisamente bene: forse perché c’è musica e offriamo sempre degli assaggi di Rakija, la famosa grappa balcanica.
Consiglio di seguire le evoluzione online, nel blog posterò le prossime date non appena saranno confermate!
Grazie Andrea. A questo proposito, chiudiamo segnalando i canali preferenziali per discutere con lui di Jugoslavia, viaggi, grappe e non solo:
yugoland.blogspot.it / @andrearagona / #YUGOLAND