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Antonio Negri Illustrated, Interview in Venice

Oggi abbiamo il piacere di segnalarvi l’uscita dell’edizione inglese del libro “È primavera, intervista a Antonio Negri” di Claudio Calia, pubblicato con Becco Giallo nel 2008.

Ora disponibile per il mercato anglosassone col titolo Antonio Negri Illustrated, Interview in Venice, per la casa editrice canadese Red Quill Books, traduzione di Jason Mc Gimsey.

Claudio ne parla nel suo blog con grande entusiamo e noi siamo lieti di far notare anche che questo progetto ha trovato un respiro internazionale pochi mesi dopo l’uscita di North Pole Alaska 99705 in Spagna per Gallo Nero Ediciones.

Qui potete continuare la lettura dal blog di Claudio Calia, Nuvoleonline.

Qui a fianco vi proponiamo anche la copertina dell’edizione italiana del 2008, che oltre ad essere sempre disponibile nel nostro catalogo è anche scaricabile gratuitamente (con licenza Creative Commons) in formato pdf.

Eccovi infine il booktrailer confezionato per l’occasione da Red Quill Books:

Il Salone del libro di Torino

Quest’anno il tema della XXIV edizione del Salone del Libro di Torino è “Memoria. Il seme del futuro” e noi di BeccoGiallo a questo tema siamo molto sensibili. Possiamo dire che la nostra linea editoriale fa perno sul tema della memoria.

La memoria della nostra storia, delle nostre storie, degli accadimenti che hanno segnato il nostro paese. Pensiamo al periodo delle stragi come quella di Piazza Fontana, della stazione di Bologna, ai misteri irrisolti come la Moby Prince, Ustica, per non dimenticare i morti sul lavoro come gli operai della Thyssenkrupp. La memoria per mantenere viva le speranze di sognatori che volevano cambiare il mondo e forse in parte ci sono riusciti, cambiando un po’ noi. Pensiamo a Mauro Rostagno, Peppino Impastato, Pier Paolo Pasolini. Insomma la memoria per noi è l’elemento che fa da filo conduttore al nostro lavoro editoriale di tutti i giorni.

Il salone è aperto dal 12 al 16 maggio 2011 e ci trovate al Padiglione 2 stand 46, vi aspettiamo.

La sentenza Thyssenkrupp

“È stato sulla linea 5 che la notte del 6 dicembre 2007 un’onda di fuoco ha avvolto e carbonizzato l’esistenza di Antonio Schiavone, il primo a morire, 36 anni e tre figli piccoli; Roberto Scola, 32 anni; Bruno Santino, 26 anni; Angelo Laurino, 43 anni; Rosario Rodinò, 26 anni; Giuseppe De Masi, 26 anni, e il loro capoturno Rocco Marzo, 54 anni.
L’intera squadra del turno di notte cancellata, tranne Antonio Boccuzzi, salvatosi miracolosamente perché nell’istante del flash fire stava cercando di collegare una manichetta ad un serbatoio d’acqua. Si trovava dietro un muletto che lo protesse dal fuoco.”

“Quarantadue minuti per leggere la sentenza, le nove di sera, dopo i tg: «La seconda Corte d’Assise condanna Harald Espenhahn per omicidio volontario con dolo eventuale». Il presidente Maria Iannibelli pronuncia nel più assoluto silenzio i nomi degli altri imputati in un’aula strabordante di toghe, giornalisti, telecamere e soprattutto parenti e colleghi delle sette vittime della ThyssenKrupp di Torino. Ci sono più di quattrocento persone incollate alla sua voce: «Condanna Gerard Priegnitz a 13 anni e 6 mesi…».”

Questi che vi riportiamo sono stralci di un articolo apparso sul sito http://www.legamidacciaio.it che mantiene viva la memoria dell’orrendo incidente accaduto presso la Thyssenkrupp di Torino, dove morirono bruciati 7 operai. È di pochi giorni fa, venerdì 14, la sentenza di condanna per le responsabilità della mancata sicurezza e della consapevolezza del rischio di gravi incidenti per i lavoratori nello stabilimento torinese.

Una sentenza che speriamo possa diventare punto di riferimento, “un monito per le imprese” come ha dichiarato il procuratore Guariniello. Perché non si muoia più di lavoro, perché non si metta più al primo posto il profitto.
Il nostro piccolo contributo a questa tematica importantissima è racchiuso in “ThyssenKrupp, morti speciali S.p.a.“, ed approfittiamo per ringraziare in questa occasione gli autori Alessandro Di Virgilio e Manuel De Carli per il loro impegno e la loro sensibilità.

Bologna Children’s Book Fair: la nostra prima volta (da espositore)

Prima del progetto “Critical Kids“, BeccoGiallo non si era mai occupata di editoria per bambini. La fiera del libro per ragazzi di Bologna era sempre stata occasione preziosa per incontrare colleghi di lavoro stranieri, autori e collaboratori sparsi per l’Italia, oltre che valido motivo per curiosare tra gli stand più belli e le novità editoriali più interessanti provenienti da ogni parte del mondo (non è un modo di dire).
Con “Altreparole“, libro-manifesto della nuova collana BeccoGiallo pensata per i ragazzi, abbiamo finalmente partecipato alla fiera con una prospettiva un po’ diversa.

Da lunedì a giovedì il nostro piccolo stand (reduce dalla ormai consueta trasferta milanese di “Fa’ la cosa giusta“, che consigliamo davvero a tutti) è migrato in Emilia per accogliere autori, illustratori, editori, insegnanti, librai, responsabili di biblioteche, educatori. Abbiamo raccolto un gran numero di idee per la neonata collana, oltre a una serie di feedback interessanti (per fortuna positivi!) sul progetto “Altreparole“, che è piaciuto a ogni latitudine, da San Francisco alla Corea del Sud.

Un pensiero speciale per l’insegnante svizzera che ci ha raccontato del suo amore per Peppino Impastato, fatto leggere e discusso in classe (un fumetto!) ai suoi alunni per stimolare i più pigri alla lettura.
A lei, e a tutti coloro che ci hanno salutati e incoraggiati in questi giorni, diciamo grazie.

Vi lasciamo con l’album fotografico dedicato alla fiera su Flickr e un arrivederci alla prossima manifestazione: ci si vede a Napoli, per il Comicon, a partire dal 29 di aprile.

La fiera del libro per ragazzi

Da lunedì 28 marzo è cominciata la fiera del libro per ragazzi di Bologna, una fiera molto importante e soprattutto di rilievo internazionale.

Quest’anno ci siamo anche noi con uno stand, come avrete saputo se ci seguite su Facebook o Twitter. La caratteristica di questa fiera è l’incontro tra addetti ai lavori. Infatti questa è l’occasione giusta per conoscere autori e altri editori, soprattutto stranieri. Al contrario delle normali fiere mercato, qui non ci sono libri in vendita ma solo da guardare con curiosità.
Noi, oltre ai libri che compongono il nostro catalogo, presentiamo in questa occasione la nostra nuova collana, Critical Kids, dedicata ai protagonisti del futuro.
Fin da subito siamo stati sommersi dalle domande di autori, librai, editori e molti insegnanti interessati al nostro lavoro e ai nostri libri.

In molti hanno gradito il primo libro della nuova collana. Altreparole il nuovo abbecedario per i bambini di oggi.

La fiera continua fino a giovedì e se volete venirci a trovare, siamo al padiglione 26 – stand B15, vi aspettiamo.

Se fate un salto in fiera dovete visitare assolutamente la mostra all’ingresso, bello l’allestimento e belli i disegni. Potete vedere nella foto questa simpatica idea degli sportellini, dietro ognuno dei quali è possibile guardare un’illustrazione.

Fa’ la cosa giusta!

Da oggi BeccoGiallo è presente con uno stand alla fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili “FA’ LA COSA GIUSTA!” a Milano dal 25 al 27 marzo. Si tratta di un’iniziativa fondata sulla trasparenza, sulla sostenibilità e sulla partecipazione, per sviluppare tematiche come sostenibilità e responsabilità. In queste giornate sono previste tantissime iniziative e sono veramente tante le associazioni e le aziende coinvolte che propongono qualcosa di concreto sul consumo e la sostenibilità. Si parte già dalla fiera stessa come evento sostenibile, anzi come possiamo leggere dal sito della fiera “non esistono eventi sostenibili, anche se va molto di moda parlarne, ma si può progettare e compiere scelte organizzative per rendere più sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale una manifestazione”.

La fiera è organizzata dall’associazione Terre di Mezzo, che ha individuato nel crescente interesse verso il mondo che si riconosce nella definizione di “Economia Solidale” l’occasione per creare un momento di confronto. Sono diverse le realtà economiche e sociali che hanno l’uomo e l’ambiente al centro della loro attenzione, coniugando sviluppo con equità, occupazione con solidarietà e risparmio con qualità. Sempre più realtà produttive, infatti, intraprendono un percorso di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale e, al contempo, cresce il numero di cittadini consapevoli dell’importanza e della forza che risiede nella loro capacità di partecipazione diretta e nelle loro scelte di acquisto.

Per questi motivi, Terre di Mezzo ha dato vita al “Progetto Fa’ la cosa giusta!” che si propone di diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione, dando vita a eventi in grado di comunicare i valori di riferimento dell’Economia Solidale e valorizzare le specificità e eccellenze del territorio, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale.

In questi tre giorni di fiera nel nostro stand potete trovare i nostri libri, che realizziamo su carta certificata FSC (Forest Stewardship Council), che identifica i prodotti che contengono legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

Critical Kids: ripensiamo il futuro, fin da bambini

In occasione della Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna debutta in libreria una nuova collana di libri BeccoGiallo dedicata ai protagonisti del futuro. Si chiama “Critical Kids”, ed è un altro piccolo significativo tassello del nostro progetto editoriale. Insieme ai bambini, ai genitori e agli insegnanti, vorremmo pensare nuovi libri coraggiosi per offrire materiali originali e pungenti che possano fungere da stimolo per dibattere insieme, per crescere (o decrescere?) in modo un po’ più consapevole negli anni a venire.

I libri verranno realizzati con materiali amici dell’ambiente e su licenza Creative Commons per favorirne la diffusione. In questi anni, spesso gli insegnanti ci hanno invitati nelle scuole a presentare singoli libri BeccoGiallo assieme agli autori, a volte a parlare del nostro progetto editoriale.
Raccontare con un linguaggio più vicino ai ragazzi frammenti di storie italiane spesso complesse ci ha permesso di approcciare certi argomenti in modo un po’ più semplice, per poi poterli approfondire di nuovo in classe, con occhi diversi. E dialogare con i giovani lettori ci ha aiutato a comprendere meglio il nostro lavoro di editori. Ci è servito come stimolo prezioso per provare a ripensare quotidianamente il nostro futuro di editori e di persone, ed è per questo che abbiamo deciso di affidarci proprio a loro, ai bambini. E cominceremo dal principio. Come si faceva una volta, cominceremo con un alfabetiere, che abbiamo intitolato “Altreparole”: al posto della A di Ape ci sarà la A di Ambiente, al posto della B di Banana ci sarà la B di Benvenuto. Perché per costruire insieme un futuro diverso abbiamo bisogno di nuove parole, che abbiamo cercato e condiviso con pazienza, costruendo laboratori con bambini, insegnanti, mamme e papà di nuova generazione con la supervisione pedagogica di Diego Di Masi, ricercatore in Scienze Pedagogiche all’Università di Padova. Parole che abbiamo poi affidato allo sguardo, ai pensieri e alle matite di Roberta Gorni.

Siamo curiosi di vedere quali saranno le risposte alla nostra nuova proposta editoriale da parte dei colleghi italiani e stranieri alla fiera di Bologna. E soprattutto, quale sarà la risposta dei lettori: oltre a nuove parole, abbiamo bisogno di messaggeri coraggiosi.

Etenesh, l’odissea di una migrante

La storia di Etenesh si potrebbe raccontarla nelle scuole. Ogni mattina, prima di cominciare a imparare cose nuove, come una preghiera di vita. Paolo Castaldi, giovane autore di questo libro, lo abbiamo conosciuto di recente a una fiera: lui ci ha presentato timidamente qualche disegno, a noi sono sembrati subito eleganti e delicati. Poi, un giorno, dopo aver riflettuto insieme su alcuni altri soggetti, Paolo ci ha raccontato questa incredibile storia.
Con Paolo c’è sempre stato un confronto serrato per cercare di capire insieme come poter divulgare al meglio una vicenda così dolorosa, lunga quasi tre anni, senza retorica e pietismi di facciata.

A volte, come in questo caso, i rapporti con gli autori possono nascere per un incontro casuale, ma la rete e i festival sono forse i luoghi più sensibili per l’attività di scouting e di conoscenza reciproca.

Il volume ha due interventi per noi preziosi: uno è di Moni Ovadia, diretto e coraggioso, intitolato “Clandestinità a fumetti”, l’altro è di Dagmawi Yimer, ragazzo etiope, anch’egli migrante come Etenesh, uno dei registi del film documentario “Come un uomo sulla terra”. Con Dagmawi, guida utilissima per la ricostruzione delle atmosfere del racconto che ha aiutato l’autore a incontrare la protagonista del libro per una lunga intervista, Paolo ha costruito nel tempo un rapporto di amicizia autentica.

È forse uno degli aspetti più belli del nostro lavoro: la possibilità di costruire nuove reti di conoscenza, di vera condivisione e di collaborazione. Come nel caso di presentazioni e mostre, che sono sempre un’occasione per l’autore e l’editore di far conoscere il loro lavoro, ma soprattutto uno strumento per provare a cambiare “dal vivo”, mettendoci la faccia, le cose che ci stanno attorno. Questo, almeno, è il modo in cui concepiamo il nostro mestiere di editori, che oggi vogliamo dedicare a tutti i migranti che a differenza di Etenesh, a Lampedusa, non sono mai sbarcati.