Autori si nasce? Autori si diventa? Come si convince un editore a pubblicare un proprio progetto a fumetti?
Abbiamo chiesto ad alcuni autori e autrici BeccoGiallo di raccontarci come hanno conosciuto e come si sono proposti alla casa editrice per far nascere i loro primi lavori a fumetti.
Nella speranza che questo piccolo scorcio sul dietro le quinte dell’attività editoriale possa essere utile anche agli autori e alle autrici che verranno, è proprio a loro – ai nuovi giovani sceneggiatori, sceneggiatrici, disegnatori e disegnatrici in cerca di editore – che dedichiamo questa puntata di #scusateildisturbo.
Ecco a voi i ricordi di Elisabetta Benfatto (con un disegno a sorpresa!), Marco Rizzo, Simone Cortesi, Claudio Calia, Marco Tabilio e Paolo Castaldi.
E come sempre: grazie a Sara Mazzuccato e ad Alessandro Pedrocco per l’aiuto!
Intervista a Simone Cortesi
Come hai incontrato BeccoGiallo?
Il primo contatto con BeccoGiallo è avvenuto nel 2010. Eravamo a Pieve di Cento in provincia di Bologna, e l’occasione era una mostra contro la violenza sulle donne, alla quale la casa editrice venne invitata a partecipare per presentare il proprio progetto editoriale. Io ero “fresco” di Accademia, e avevo un portfolio pronto.
Fu quella l’occasione in cui scambiai le prime parole, di una lunga serie, con Guido.
Mi invitarono a spedire loro il materiale.
Lo feci.
Mi risposero.
E dai lì sono nati due libri a cui sono profondamente legato!
Perchè li hai scelti?
Scelsi BeccoGiallo perché probabilmente era la casa editrice che sentivo più vicina. Sia per tematiche, che per messaggio. L’attenzione che rivolgono alle giovani leve, anche tutt’ora, è un elemento da tenere in considerazione. Io forse non ero pronto a lavorare anche ai testi su un libro. Ed era la mia prima esperienza, su un progetto così impegnativo come un libro di 100 pagine.
E mi proposero di lavorare insieme a Francesco Niccolini, grandissimo autore a cui sono legatissimo. Uno scrittore e inventore molto più navigato di me, alla prima esperienza col fumetto.
Ci siamo aiutati l’un l’altro!
Come è stato lavorare con loro?
La mia esperienza con Federico e Guido mi ha aiutato molto. Mi ha fatto, per così dire, debuttare in libreria. Ma non l’ho mai ritenuta la cosa più importante.
Grazie a Mattei, e successivamente a Aspettando il Vento, ho forse capito meglio cosa significa lavorare su un libro. Tempistiche, energie, ritmo. Il lavoro vero del disegnatore di fumetto.
Ho anche imparato a conoscermi un po’ di più dal punto di vista grafico. E conoscersi è la base per crescere, anche nel disegno.
Inoltre mi ha permesso di conoscere autori importanti, sia della stessa casa editrice che altri. Autori che, inevitabilmente, ti fanno crescere.
Mi ha anche permesso di girare un po’ l’Italia, tra documentazioni e presentazioni!
Mi ha fatto conoscere Francesco Niccolini e Luigi d’Elia, due professionisti che mi hanno cresciuto ancora un po’.
Insomma, direi che come esperienza, non può che definirsi positiva!
Intervista a Elisabetta Benfatto
Come hai incontrato BeccoGiallo?
Sia io che la casa editrice stiamo a Padova, ma ci siamo incontrati a Lucca Comics.
In particolare ricordo una serata: aperitivo in un piccolo simpatico bar, il bar Quadrifoglio, che credo sia un po’ il “rifugio” dei Becchi dopo le caotiche giornate di fiera. Conoscevo già il loro lavoro; io avevo appena pubblicato dei racconti brevi su ANIMAls, la rivista di Laura Scarpa, e si parlava di questo.
Perchè li hai scelti?
Mi hanno scelto loro!
Dicendomi più o meno così: «Stiamo lavorando alla biografia di Anna Politkovskaja, e abbiamo pensato a te, come disegnatrice, per raccontare questa donna».
Io ero contemporaneamente onorata e spaventata dall’opportunità di confrontarmi con una figura così grande e straordinaria. Ma la sfida era irresistibile, e ho accettato.
Come è stato lavorare con loro?
Rispondo con un disegno
(Quella con la maglietta a righe sono io!)
Giacomo Bendotti, autore e fumettista, si è diplomato in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha pubblicato una prima graphic novel su Giovanni Falcone e una seconda su Paolo Borsellino. Per il cinema ha scritto la sceneggiatura di numerosi cortometraggi.
Paolo Castaldi si iscrive nel 1996 al Liceo Artistico Umberto Boccioni di Milano, e dopo essersi diplomato, nel 2000, entra alla Scuola Superiore del Fumetto, corso triennale di disegno realistico. Durante la fiera di settore “Fullcomics” a Piacenza si presenta alla casa editrice padovana BeccoGiallo. Nel 2011 esce “Etenesh, l’odissea di una migrante” con la prefazione di Moni Ovadia, tradotto in inglese dalla rivista americana di letteratura internazionale Words Without Borders e dall’editrice francese Des Ronds Dans l’O.
Diplomata con una tesi in tecniche dell’incisione all’Accademia delle Belle Arti di Venezia. E’ stata ospite al Festival International de la bande dessinée di Angoulême nel 2004, ha disegnato per la rivista Animals e nel 2010 ha disegnato per Becco Giallo la graphic novel Anna Politkovskaja, sceneggiata da Francesco Matteuzzi. Ora insegna alla scuola Internazionale di Fumetto a Padova e fa la fumettista, grafica e illustratrice freelance.
Si occupa di fumetti da più di vent’anni, è uno degli autori più affezionati di Becco Giallo, e senz’altro quello che ha pubblicato di più con loro (Porto Marghera e Dossier Tav, per citarne due).
Insieme a Emiliano Rabuiti ha curato le sette antologie create in occasione dello Sherwood Festival, comparendo anche come autore. Vive con compagna e figlia a Padova, dove disegna fumetti, legge e fa siti internet.
Nato in provincia di Bologna e diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, scrive e disegna fumetti. Con Becco Giallo ha lavorato nel 2012 disegnando “Enrico Mattei, disavventure e morte di un cavaliere solitario”, e nel 2014 disegnando “Aspettando il vento”.
Nato a Riva del Garda, è autore di fumetti, illustratore e si occupa anche di video. Si è diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e ora vive e lavora ad Amburgo.
Nato a Trapani, è traduttore e sceneggiatore di fumetti. Particolarmente attivo nel settore del graphic journalism, ha pubblicato insieme a Becco Giallo “Ilaria Alpi, il prezzo della verità”, vincitore del Premio Micheluzzi come miglior fumetto, e “Peppino Impastato, un giullare contro la mafia”, insignito del Premio Giancarlo Siani e del Premio Pino Zac.