processo rostagno

Mauro acchiappava notizie

Il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia e l’Associazione Ilaria Alpi, come ogni anno, hanno indetto un concorso dedicato a un reporter vittima di mafia o terrorismo. Per il secondo anno di fila, un giornalista senza tesserino che ha pagato con la vita il suo impegno si è visto onorato dell’iniziativa. Dopo Peppino Impastato, stavolta è toccato a Mauro Rostagno. E per il secondo anno di fila ho avuto l’occasione di far parte della giuria (stavolta insieme a Maddalena Rostagno ed Enrico Deaglio) e di poter parlare di un vero mito del giornalismo davanti alla platea perugina. Giornalista irriverente e modernissimo, sociologo appassionato e innovativo, padre del ’68 italiano e dei centri sociali, Mauro è stato ammazzato dalla mafia a Trapani il 26 settembre 1988 per avere svelato le connessioni tra criminalità organizzata, massoneria e politica. Tra i tanti elaborati che sono stati valutati con attenzione dalla giuria, ci piace segnalarvi il breve ma emozionante video di Paolo Matteo Maggioni “Mauro acchiappava notizie”. Si tratta di un punto di vista originale e commovente sul tema del concorso, ossia raccontare la vita di Rostagno, che onora ed emoziona noi autori del fumetto Mauro Rostagno – Prove tecniche per un mondo migliore. Il documentario, su cui mi sono astenuto sentendomi parte in causa e troppo emotivamente coinvolto, ha vinto una menzione speciale.

Marco Rizzo

 

 

Domani si svolgerà il 28esimo (non avete letto male) appello del processo per l’omicidio Rostagno. Non dimentichiamocene.